Orfeo is back. Orfeo è tornato. La notizia di mezza estate fa il giro dei media internazionali dopo che il Los Angeles Times pubblica l'indiscrezione che il prestigioso Getty Museum è pronto a restituire all'Italia il gruppo scultoreo in terracotta magno-greco di Orfeo e le sirene viste le prove decisive sulla sua provenienza da scavi clandestini. L'opera, che riproduce il mitico poeta tracio figlio di Apollo e della musa Calliope e due figure femminili con il corpo di uccello, dovrebbe essere esposta al Marta il museo archeologico di Taranto, zona da cui è stata trafugata. Una notizia accolta con grande soddisfazione dal Governo italiano anche se resta ancora insoluta la questione relativa alla restituzione di un'altra statua per la quale L'Italia ha avviato una rogatoria internazionale e che il Getty Museum invece non vuole restituire, l'Atleta vittorioso di Fano. Non volevano credere ai propri occhi I pescatori Marchigiani di Fano quando la mattina del 14 agosto 1964, tra le reti gettate dal peschereccio, rimase impigliata una statua incrostata. Non sapevano di avere trovato un bronzo antichissimo, l'Atleta vittorioso di Lisippo lo scultore preferito di Alessandro Magno. La statua introdotta clandestinamente nel nostro paese fu venduta ad un imprenditore di Gubbio per poi passare di mano fino ad essere acquistata 13 anni dopo, restaurata, dal Paul Getty Museum per 4 milioni di dollari. Gli americani la chiamano il Getty bronze, è considerata un pezzo fondamentale della loro collezione, quasi identitaria. Non la vorrebbero restituire mai. Nel corso degli anni ci sono stati diversi processi per chiedere il ritorno in Italia dell'Atleta di Fano. Nel 2018 la Cassazione ha confermato l'ordinanza di sequestro ma il museo americano ha risposto ricorrendo alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. La via giudiziaria si profila dall'esito quantomeno incerto, la via diplomatica e culturale sembra la strada più percorribile come dimostra l'episodio dell'Orfeo e delle sirene. L'apertura dimostrato questo caso oltreoceano fa ben sperare, ora occorre Uno scatto in avanti vittorioso per il nostro Paese e la sua cultura millenaria affinché l'Atleta di Fano ritorni, finalmente, in Italia.























