60 minuti, un'ora che deve essere sembrata un'eternità per provare a ricordare e ricostruire le cause della tragedia. E, alla fine, sarebbe stato un errore umano. Ha parcheggiato l'auto, inserito la marcia senza freno a mano, il figlio dodicenne l'avrebbe tolta, inavvertitamente, e l'auto in corsa è piombata nel cortile dell'asilo. In lacrime la trentottenne indagata per omicidio stradale è stata interrogata dal Magistrato della Procura dell'Aquila dove si è sfiorata una strage. Un bambino di 4 anni è morto, altri cinque piccoli sono rimasti feriti. Lei stessa, che stava andando a prendere le sue figliolette, ha rischiato di essere investita dalla vettura in corsa che si è schiantata contro il cancello della materna. Nel pomeriggio, nella Basilica di Collemaggio, i funerali del piccolo Tommaso. Il padre del bambino, che ha visto il figlio esanime senza poter fare nulla, perdona: "Anche quella donna sta vivendo una tragedia", dice. L'Aquila ci stringe al dolore delle famiglie, di quella della vittima e delle altre che hanno i figli in ospedale. Resta in prognosi riservata, in terapia intensiva pediatrica, una delle due bambine di 4 anni ricoverate al Policlinico Gemelli di Roma con una frattura cranica. Nella Capitale si trova anche la seconda bimba mentre migliorano le condizioni del piccolo ricoverato al Bambin Gesù e quelle dei due gemellini portati al San Salvatore dell'Aquila. In questi tre giorni, in segno di rispetto, enti e associazioni hanno annullato e rinviato tutte le manifestazioni previste in città.