Attaccati al tram come dire arrangiati fai con quello che hai, aveva un senso quando il tram era a trazione animale e si saltava sul predellino senza far fermare il mezzo. Mai come ora è stato così improprio questo modo di dire mai come in un'epoca in cui il tram elettrico è tornato uno dei mezzi più sostenibili per muoversi in città. Su queste pietre sul cosiddetto Pavet Milanese la carrozza 1565 ha percorso le vie del centro di Milano. E' un tram in legno modello Carrelli 1928, ora si trova esposto al padiglione ferroviario del Museo Nazionale della Scienza di Milano. I visitatori lo troveranno proprio accanto al suo progenitore all'Omnibus, pensate, un vecchio tram a cavalli entrato in servizio nell'ultimo ventennio del XIX secolo. Di solito quando un oggetto arriva in un museo è da buttar via. "In questo caso no, per due ragioni: innanzitutto da buttar via non c'è il valore identitario straordinario che è questo oggetto nel raccontare quella che è la città di Milano, è uno degli oggetti simbolici della nostra città" E poi? "E poi ce ne sono 125 che girano ancora per Milano quindi in un momento in cui la tecnologia ci mette tutti i giorni davanti al naso cose nuove, un tram che gira ancora e fa il suo lavoro operativo dopo un secolo", E' una rarità, "E' una cosa assolutamente straordinaria, il museo conserva tantissime storie siamo su un "Gamba de legn" che ha fatto la storia della mobilità della nostra città". Portava i milanesi fuori Milano? "Esatto o verso Milano dalle periferie" Ed erano altre epoche il Carrelli però è ancora in funzione. "Assolutamente sì e lo sarà ancora per diversi anni". Ed è un mezzo sostenibile. "E' un mezzo sostenibilissimo, un mezzo elettrico tanto che gli autobus adesso stanno cercando di avere un pantografo elettrico come il tram per cercare di essere altrettanto sostenibili".