È stato sicuramente un episodio spiacevole quello di sentirsi dire da un bambino candido e puro che Alba era una bambina malata e anche brutta. È chiaro che il bambino ha riportato un messaggio che gli è stato inculcato dalla madre, lui così diceva, e io non sono riuscito a interagire, cioè nonostante la mia preparazione alla disabilità, la mia formazione, la mia consapevolezza, mi sono sentito padre e come padre mi sono bloccato completamente verso quel bambino, che forse avrei potuto aiutarlo nello spiegare che la disabilità di Alba non è una malattia ma è un modo di essere. Alba può essere felice nonostante la sindrome di Down.