Che i trattori si muoveranno è una certezza. Si sa ormai quando: venerdì, ed anche dove: sul Grande Raccordo Anulare, perché l'ingresso a Roma sarebbe stato troppo anche per gli agricoltori stessi. L'unico dubbio riguarda il numero di mezzi che prenderà parte alla grande mobilitazione: mille la richiesta dei manifestanti, troppi risponde la Questura che ritiene possa essere un rischio per la sicurezza cittadini. È proprio questo il punto sul quale stamattina non hanno trovato un accordo il leader del Movimento Nazionale Riscatto Agricolo Salvatore Fais ed il questore di Roma. "Ci siamo confrontati con i vari gruppi del Riscatto Agricolo perché stanno arrivando anche comunque in appoggio Torrimpietra e altri gruppi qui di zona, la gente non vuole andare in piazza, sta venendo con i trattori, come ho detto in questura siamo super collaborativi. Spero troviamo la collaborazione per fare il nostro giro del Raccordo Anulare scortati dalle forze dell'ordine. Non abbiamo intenzione di fare scontri, spero che capiscano questo e riusciamo a trovare un accordo". E mentre il movimento degli agricoltori continua a mostrarsi spaccato, col leader del CRA Danilo Calvani impegnato ad organizzare una manifestazione per la prossima settimana, nel presidio sulla via Nomentana continuano a confluire i trattori da tutto il centro Italia: Pisa, Livorno, Viterbo, Rieti, Tarquinia. Da Palombara Sabina oggi è arrivata a bordo del suo enorme mezzo anche la giovane Erika, la prima la prima agricoltrice che ha aderito alla protesta.