Quattro nuovi indagati, e siamo a otto in tutto. Nell’inchiesta sul deragliamento del 25 gennaio a Pioltello, la Procura di Milano ha notificato i nuovi avvisi di garanzia a Vincenzo Macello, Marco Albanesi, Andrea Guerini ed Ernesto Salvatore, tutti impiegati dell’unità di manutenzione territoriale di RFI, la società responsabile delle infrastrutture ferroviarie. I nuovi indagati si aggiungono ai nomi dei vertici di RFI e di Trenord emersi lunedì, l’ad Maurizio Gentile e il direttore di produzione Umberto Lebruto di RFI e l’ad Cinzia Farisè e il direttore operativo Alberto Minoia, tutte e due di Trenord, accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo ferroviario. I nuovi indagati – questa l’ipotesi investigativa – potrebbero aver avuto un ruolo nella manutenzione del binario da dove, al passaggio del convoglio, si è staccato un pezzo di ferro di ventitré centimetri, circostanza che avrebbe potuto provocare il deragliamento delle carrozze centrali. In tutti e otto i casi si tratta, per ora, di un’iscrizione tecnica nel registro degli indagati per garantire la presenza delle difese e dei consulenti agli esami irripetibili, che devono essere svolti nei prossimi giorni. Nelle prossime ore sono in programma, all’istituto di medicina legale di Milano, le autopsie sui corpi di Giuseppina Pirri, Pierangela Tadini e Ida Maddalena Milanesi, le tre vittime del disastro ferroviario.