Gli applausi e l'incoraggiamento di chi ha atteso a lungo il suo ritorno. Sorride e saluta. Chico Forti può rivedere la mamma Maria, ha 96 anni, accompagnato dalla polizia penitenziaria dal carcere di Verona a Trento nella casa di famiglia al sesto piano di questo palazzo. Quattro ore di permesso speciale concesso dal giudice di sorveglianza per motivi umanitari. L'incontro con la madre malata che non vede da 16 anni. Il fratello Stefano e lo zio Gianni. "Io direi che meglio di così non poteva andare, poteva essere scioccante per lei per la mamma questo incontro. Quando è arrivato era completamente rilassata sembrava che si fossero lasciati l'altro ieri. Ha detto: guarda, buttiamo tutto dietro le spalle e Chico le fa: tutto cosa? Cosa è successo? Il mio rammarico e di non essere arrivato prima a questo giorno". Si è sempre dichiarato innocente Chico Forti, 65 anni condannato all'ergastolo per omicidio in Florida dopo 24 anni di carcere una lunga battaglia legale, sabato scorso il trasferimento in Italia. Forti accolto dalla premier Meloni. Il permesso speciale per incontrare i familiari più stretti è criticato dal sindacato di polizia penitenziaria che in una nota parla di sistema giudiziario a due pesi e due misure, un provvedimento come quello per Forti ha bisogno di settimane di attesa e non di pochi secondi; è la denuncia di disparità di trattamento tra detenuti. "Vedere e trovare la strada sempre secondo le regole per carità non vogliamo corsie di preferenza, per far uscire definitivamente al più presto".























