Si, siamo sul posto in cui, poco fa, è stato ritrovato il corpo senza vita della piccola Elena che avrebbe compiuto 5 anni il prossimo 12 luglio. Questo campo incolto è proprio il punto indicato dalla madre che è crollata dopo la lunga notte di interrogatori e ha fatto trovare ai Carabinieri il corpo senza vita della figlia e questa mattina ha confessato. Ha raccontato dettagli di cui però noi ancora non siamo a conoscenza perché non sono stati divulgati dalla Procura. Quello che sappiamo e che è crollato questo castello di invenzioni che la donna aveva costruito nel pomeriggio di ieri quando aveva detto di aver preso la bambina a scuola, all'asilo, intorno alle 15 e di essere stata fermata da un'auto dalla quale erano scesi i 3 uomini incappucciati, uno armato, che le avrebbero portato via la bambina. Poi era andata ai Carabinieri a fare la denuncia. Un racconto che era subito apparso improbabile, un sequestro anomalo, era stato detto immediatamente. Non a scopo di riscatto, perché insomma non si tratta di una famiglia abbiente, quindi si era subito scavato nell'ambiente familiare. Sappiamo che la mamma e il papà di Elena non vivevano insieme. Poco fa abbiamo intervistato i nonni paterni che hanno raccontato, hanno ricostruito un po' la giornata di ieri. La nonna è stata l'ultima a vedere la bambina, l'ha portata all'asilo ieri mattina e poi ieri pomeriggio hanno ricevuto, i due nonni, la telefonata disperata della mamma di Elena che diceva che la bambina era stata rapita, urlava, diceva anche, pronunciava frasi senza senso. Tutta la notte sono stati interrogati. Mentre vedete l'area è ancora interdetta perché il corpo della bambina si trova ancora qui. Siamo a pochi km dalla casa in cui la famiglia abita a Mascalucia. Dunque la lunga notte di interrogatori e questa mattina la verità. Non sappiamo ancora dettagli, come vi dicevo, non sappiamo se abbia avuto complici o se la mamma abbia fatto tutto da sola. Per ora è tutto da Mascalucia.