Sono durate meno di 24 ore le speranze di ritrovare viva Denise Galatà, scomparsa mentre faceva rafting durante un'escursione scolastica in Calabria. Lo strazio dei genitori, la disperazione e lo shock degli amici di scuola con cui era in gita lungo il fiume Lao, vicino a Laino Borgo, provincia di Cosenza. Una giornata che doveva essere solo divertimento e pura adrenalina, trasformata in pochi istanti in un incubo. Denise, 18 anni, è morta così, sbalzata in acqua per il ribaltamento del gommone, mentre faceva rafting, una consuetudine annuale per gli studenti del Liceo di Polistena. Ad individuare il corpo della ragazza, che si trovava sott'acqua, sono stati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Il ritrovamento è avvenuto a breve distanza dal punto in cui Denise era finita in acqua. Ritrovato anche il suo casco. Si ipotizza uno sconto tra due gommoni, ma una delle amiche di Denise, caduta anche lei in acqua, ma sopravvissuta, ha raccontato di una collisione con un grosso masso sporgente. Ora la Procura di Castrovillari ha aperto un'inchiesta per capire se tutte le condizioni di sicurezza siano state rispettate. Oltre alle dotazioni che i ragazzi avevano, caschetto e salvagente, la domanda è se le condizioni del fiume, gonfio d'acqua per le forti piogge, fossero adatte all'escursione.