Gare d'appalto truccate per far vincere aziende amiche, fiumi di tangenti che passano da una tasca all'altra. Succede al CAS, il Consorzio delle Autostrade Siciliane. Adesso Angelo Puccia, il Direttore dei Lavori del Consorzio, è finito agli arresti domiciliari e altre due persone, un ingegnere e un imprenditore, sono state raggiunte da un provvedimento interdittivo. L'accusa è quella di corruzione, falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale in atto pubblico di concorso, turbativa d'asta, tentata truffa aggravata in concorso. Le indagini, coordinate dai Magistrati della DDA di Messina e condotte sul campo dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia, si sono concentrate sugli appalti per i lavori di messa in sicurezza di alcuni tratti dell'autostrada Palermo-Messina e della Messina-Catania. Gli inquirenti hanno scoperchiato un giro di tangenti che consentiva sempre alle stesse imprese di aggiudicarsi appalti da centinaia di migliaia di euro, riuscendo a far escludere dai lavori ditte che, invece, avrebbero avuto diritto ad aggiudicarsi gli appalti. Le indagini non sono ancora concluse. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti c'è la posizione di altri cinque imprenditori.