Mentre si allunga l'elenco delle denunce sul tavolo della Procura di Milano l'ultima quella della famiglia Caprotti di Esselunga. Si rafforza anche il sospetto dei magistrati che potrebbero essere diversi, in realtà, gli imprenditori italiani convinti a pagare dopo essere stati contattati da un finto staff del ministro della Difesa Guido Crosetto, che invocava la ragion di Stato. Dai primi accertamenti nelle indagini avviate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e sostituzione di persona dal Pm Giovanni Tarsi e condotte dai carabinieri, al momento risulta che solo l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, ha versato quasi un milione di euro con due bonifici bancari da poco più di 450mila ognuno su un conto di un istituto di credito olandese ora congelato. Soldi che la banda sarebbe subito riuscita a trasferire a Hong Kong. Il modus operandi dei truffatori professionisti, con possibili basisti all'estero, per giorni è stato sempre lo stesso con la scusa di aver bisogno di liberare i giornalisti italiani rapiti all'estero chiamavano imprenditori di primo piano per chiedere centinaia di migliaia di euro, con la garanzia che in un secondo momento la banca d'italia avrebbe poi rimborsato l'importo. Moratti, il primo a sporgere denuncia, sarebbe stato contattato direttamente da un finto Crosetto con la voce camuffata o riprodotta artificialmente. Il lavoro degli investigatori intanto, prosegue anche su altri tentativi di truffa ai danni di Marco Tronchetti Provera, della famiglia Caltagirone, di Diego Della Valle e di Giorgio Armani. Presto in Procura a Milano potrebbe arrivare anche la denuncia del gruppo Luxottica, oltre a quella dello stesso ministro Crosetto, che giorni fa aveva lanciato l'allarme con un post su X dopo essere stato contattato da alcuni imprenditori e amici che avevano subito il tentativo di raggiro. ventiquattro. .