L’11 marzo, un’inchiesta sulla gestione irregolare delle pratiche funerarie a Napoli ha portato all’arresto di 67 persone, tra cui dirigenti medici dell’Asl, impiegati comunali e imprenditori di pompe funebri. L’indagine ha documentato 300 episodi di corruzione in due anni, con tangenti per certificati di morte e test del DNA. I carabinieri del Nas hanno sequestrato kit sanitari e oltre 30mila euro. L’operazione è stata illustrata dal procuratore Nicola Gratteri.























