Sembrava una missione impossibile invece in pochi giorni il bottino è stato trovato. La Procura di Milano, insieme con i carabinieri del Nucleo investigativo, hanno recuperato i quasi 980 mila euro che l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, aveva versato dopo essere stato contattato da un finto Ministro Crosetto che gli chiedeva denaro per pagare il riscatto per la liberazione di inesistenti giornalisti rapiti in Medio Oriente. Una truffa di cui Moratti si era reso conto solo in un secondo momento, quando i due bonifici da circa 450 mila euro ognuno erano già arrivati su un conto in Olanda, conto ora bloccato che risulterebbe intestato a più persone straniere su cui ora sono in corso gli accertamenti. La banda di truffatori, che utilizzava numeri clonati e sistemi informatici molto sofisticati, avrebbe usato anche un conto a Hong Kong su cui avrebbe tentato di spostare il denaro quando però era già stato congelato. Sono molto contento che i soldi sottratti con l'inganno a un imprenditore utilizzando la mia voce falsificata e il mio nome siano stati bloccati nella loro interezza, ha scritto su X il Ministro della Difesa Crosetto che giorni fa sullo stesso social aveva denunciato i tentativi di truffa a suo nome ai danni di diversi imprenditori italiani di primo piano. Sono stati tutti molto bravi, a partire dal Ministro, ha commentato Moratti. Intanto sul tavolo dei magistrati milanesi, che ora sono in attesa degli esiti delle rogatorie avviate, è arrivata anche l'annunciata denuncia per sostituzione di persona del Ministro della Difesa che con le altre fa salire a sette le querele depositate ai magistrati. Tra loro quella dei Caprotti, di Esselunga, della famiglia Del Vecchio gruppo Luxottica, oltre a quella di Moratti, arrivata per prima. Tra i tentativi di truffa del finto staff del Ministro della Difesa ci sono anche quelli ai danni di Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle, Giorgio Armani. E non è escluso che nelle prossime ore in Procura arrivino nuove denunce. .