Massimo fra otto/dieci giorni dobbiamo avere le date certe, o dovremo per forza essere disubbidienti civili e incominciare a impiantare i nostri ombrelloni per poter assumere e per poter dare avvio a un’economia che è in ritardo di un mese. Esasperati dalla mancanza di risposte, gli imprenditori veneti del turismo, avvertono “Dateci i protocolli sanitari, e date certe entro dieci giorni. In caso contrario, allestiremo le spiagge a modo nostro.” Il primo mese della stagione è andato perduto a causa dell'emergenza sanitaria coronavirus. Per gli stabilimenti balneari è una corsa contro il tempo. Le autorizzazioni per la sistemazione degli ombrelloni tardano ad arrivare. Gli stabilimenti devono essere allestiti entro i primi 15 giorni di giugno, dicono i gestori, è solo per sperare di coprire i costi di una stagione che si prospetta tra le più difficili di sempre. Credo che il 2020, se noi riuscissimo a pagare i cos...i costi puri è un successo, ma non sarà così, perché credo che, soprattutto il ricettivo, lavorerà al 30 - 40 %. Troppe incognite, troppe incertezze, sottolineano gli imprenditori del settore, già costretti a dimezzare il numero degli ombrelloni. A Jesolo, la principale località balneare della costa veneta, sei milioni di presenze all’anno se ne potranno piantare forse 25000, meno della metà rispetto all'estate 2019, a causa delle distanze di sicurezza da rispettare anche in vacanza. Consapevoli che dai 52000 ombrelloni del 2019 dovremmo dimezzarli, perché dovremo attenersi a delle distanze che credo che per Jesolo potrà essere 4 x 4. È una distanza molto importante. Noi adopereremo le distante che ci verranno imposte dal protocollo sanitario, ma il turista quando va a fare il bagno e quando è sotto l'ombrellone a distanza deve essere libero.