In spiaggia anche in autunno. Parte dalla Puglia la crociata per una destagionalizzazione del turismo balneare che non sia affidata solo al singolo operatore. Per il sindacato dei balneari serve infatti coinvolgere Governo e regioni in un cambiamento strutturale che riveda, tanto per cominciare, il calendario della balneabilità. Legato ai campionamenti delle acque, che vengono effettuati da maggio a settembre. "Dal primo maggio al 30 di Settembre vengono effettuati questi campionamenti che ti garantiscono se un tratto di mare è balneabile o meno, non farli all'inizio di ottobre significa che non si garantisce questo da parte delle istituzioni. Gli stabilimenti balneari sono pronti a sopportare anche spese per poter continuare a fare il loro lavoro che fanno egregiamente durante il periodo estivo canonico." In attesa che le regole cambino sulle coste pugliesi gli operatori balneari procedono in ordine sparso. C'è chi si attrezza per arrivare addirittura fino al dicembre e chi, conti alla mano, si fermerà molto prima. Per tutti, con o senza balneabilità, ad ottobre sarà ancora estate. "Ottobre si prospetta un mese eccezionale; non solo per il clima che si prospetta, positivo e favorevole, ma perché molti stabilimenti balneari hanno deciso di restare aperti e poi abbiamo attrazioni importanti da un punto di vista naturalistico, le saline più grandi d'Europa quelle di Margherita di Savoia, abbiamo l'enogastronomia pugliese, abbiamo i nostri castelli, quindi la Puglia piace anche senza la balneazione, la balneazione aiuta la Puglia e l'Italia a crescere, anche negli altri segmenti turistici.".