Questo è Belvedere inferiore, siamo sotto il salto della Cascata delle Marmore, tra le più alte d'Europa. 165 m divisi in tre salti, il primo di 120. Qui il fiume Nera si incontra con il Velino. Sull'origine della cascata la leggenda racconta di una Ninfa nera che si innamora di un pastore Velino, Giunone gelosa trasforma la Ninfa in un fiume, Velino per non perderla si getta dalla rupe di Marmore e Zeus trasforma anche lui in fiume. 15 metri cubi al secondo, davanti al terzo salto partono le batterie del rafting sul fiume, 4,3 km di rapide, 7 mila presenze l'anno. Eccoli all'opera. "Sicuramente la pandemia ha avuto degli effetti devastanti sul settore del turismo, parliamo di un 38% in meno. Oggi siamo qui alla Cascata delle Marmore che ha mantenuto il trend invece di di presenze, naturalmente più concentrate sicuramente rispetto a prima, però parliamo di un 450 mila presenze l'anno." Questo invece il Lago di Piediluco, il più grande bacino lacustre naturale della regione dopo il Trasimeno. Ospita il Centro federale di preparazione olimpica e paralimpica di canottaggio. "Circa 10.000 atleti vengono ad allenarsi in questo lago, quello che vedete alle nostre spalle è il campo di gara, vengono qui tutte le squadre italiane, da due anni anche la Nazionale rumena durante i cinque mesi invernali." Le stime per quest'anno non si discostano troppo dal 2020, +17% il turismo dei laghi, +19% quello rurale. Per quasi tutti si tratta di turismo di prossimità.