"Mi chiamo Olga, sono ucraina di Odessa voglio dire grazie mille in Italia noi possiamo come casa nostra." Olga è una dei tanti rifugiati ucraini arrivati in Italia subito dopo l'invasione russa, hanno ricevuto ospitalità, aiuto ma per sentirsi davvero parte di un altro Paese comprendere chi ci sta intorno, comunicare diventa fondamentale; un'esigenza a cui ha voluto rispondere l'Università degli Studi internazionali di Roma che organizzato corsi intensivi di italiano, totalmente gratuiti, proprio per loro. "Di fronte a questa urgenza non potevamo fare altro se non rispondere con gli strumenti che abbiamo; gli strumenti che abbiamo sono quelli dell'insegnamento della lingua." I posti a disposizione sono terminati in poche ore. "Abbiamo aperto il form per l'iscrizione e immediatamente ci hanno risposto 167 persone quindi abbiamo poi dovuto chiudere le iscrizioni perché altrimenti avremmo occupato un'intera facoltà in un periodo in cui stiamo facendo esami." Otto settimane di lavoro, sedici incontri di tre ore ciascuno, venerdì e sabato; in aula oppure a distanza, quattro i docenti e quattro tutor ad affiancarli e ancora studenti come mediatori culturali per facilitare ulteriormente l'incontro tra le due realtà. "Senza lingua, senza possibilità di esprimerci, non possiamo esprimere la nostra identità, i nostri bisogni, chi siamo, chi vogliamo essere." Altri quindici studenti, supportati da un neuropsichiatra infantile e dalla preside stessa, lavoreranno con i bambini imparare giocando. Nel Campus e in aula un'iniziativa che rappresenta la volontà di impegnarsi e fare concretamente; un modo per dare e per ricevere. "E' un viaggio costante, un arricchirsi a vicenda e scoprire il mondo stando fermi, certamente è un arricchimento reciproco.".























