Un viaggio virtuale nei fondali delle isole siciliane, un'immersione nella biodiversità per osservare da vicino la vita che si svolge a decine di metri sott'acqua, anche senza immergersi realmente. Basta indossare un visore per ritrovarsi circondati da pesci e coralli, con i sub che da vicino ci mostrano grosse conchiglie e antichi reperti ritrovati vicino a relitti di navi d'epoca romana, in quell'immenso museo subacqueo che giace intorno alla Sicilia. È un progetto itinerante, realizzato dall'ARPA, che in varie città offre al pubblico la possibilità di vivere un'esperienza subacquea anche a chi nei fondali non è mai sceso per davvero. "Il progetto nasce perché vuole raccontare, appunto, la bellezza. I visori, gli oculus, sono alcuni dei prodotti. Abbiamo realizzato delle camere del mare in queste piccole isole, dove il visitatore può compiere un viaggio tra le specie che sono stato selezionato dal progetto. Ogni specie, ogni habitat racconta di storie di adattamento e di, appunto, evoluzione". Le immagini girate dal documentarista Riccardo Cingillo a Pantelleria, Lampedusa, Ustica e Capo Milazzo, ora fanno parte anche di un documentario dal titolo: "Un Mediterraneo di Biodiversità". Obiettivo: divulgare la bellezza degli ecosistemi terrestri e marini, in quelle aree naturali protette della Sicilia. "Abbiamo voluto rendere partecipe il cittadino a quelle che sono le bellezze della natura e quindi alla protezione e alla tutela della natura. Sono state utilizzate tecnologie avanzate di ripresa. Abbiamo realizzato questo docufilm che racconta le profondità del mare, la varietà della biodiversità marina, ma anche terrestre".