Fa un modello misto che prevede una didattica in presenza, didattica frontale, con una occupazione delle aule per il 50% della capienza per garantire il distanziamento, ma in contemporanea anche didattica a distanza in maniera tale da raggiungere sia i ragazzi che sono fuori sede, sia gli studenti stranieri che hanno difficoltà ancora di movimento da molte parti del mondo, ma anche coloro che non sono in grado di seguire per vari motivi, ragazzi fragili o che hanno particolari difficoltà in famiglia. Si è cercato di privilegiare le matricole perché vengono da un anno scolastico complicato. Noi abbiamo imposto l'uso della mascherina all'interno dell'università anche durante le lezioni, che sicuramente è un fastidio, ma è una necessità legata a una maggiore sicurezza che noi dobbiamo avere considerando che le aule universitarie, benché con capienza al 50%, hanno numeri importanti.