La priorità verrà data in una prima fase agli immunodepressi e ai trapiantati, a loro potrà essere somministrata una dose addizionale di vaccino contro il Covid, dopo almeno 28 giorni dall'ultima. Secondo quanto si apprende il CTS ha espresso parere favorevole ad una terza dose anche per altre categorie, gli ultraottantenni, gli ospiti delle RSA e il personale sanitario a rischio, ad esempio chi lavora nei reparti Covid. Terza dose, che in questi casi potremmo chiamare richiamo, e che costituisce una sorta di booster allo scopo di rafforzare le difese immunitarie, ad almeno 6 mesi però dall'ultima dose ricevuta. Per i richiami, secondo le indicazioni del CTS di AIFA, verranno sempre utilizzati i vaccini a mRNA ossia, al momento, Pfizer e Moderna. Passaggio fondamentale quello del CDA dell'AIFA, che approva il documento alla luce della legge 648, che permette l'utilizzo di farmaci al di fuori delle indicazioni approvate, in questo caso i vaccini in questione che prevedevano in origine due sole dosi.























