Un italiano su tre è immunizzato. Ha ricevuto le due dosi di vaccino. Al quasi 60% della popolazione, è stata inoculata la prima dose. Ma c'è il rischio di un rallentamento nella campagna vaccinale. Le somministrazioni quotidiane, si mantengono, quasi sempre, sopra le 500mila, ma sono diverse le ragioni della frenata. Secondo alcune regioni, il decremento di fornitura del 5%, che interesserà solo il mese di luglio, assicura Generale Figliuolo, significa dover rimodulare gli appuntamenti. A pesare, potrebbe essere lo stop ad AstraZeneca e Johnson per gli under 60 e la possibile decisione di molti italiani, di rimandare l'appuntamento per la prima dose, così da non dover fare la seconda ad agosto, durante le vacanze. La campagna vaccinale va bene, ma la sfida non è vinta, ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che invita a non abbassare la guardia. "Si continuano a somministrare oltre 500mila dosi al giorno. Siamo arrivati, a stamattina, oltre le 53 milioni di dosi somministrate e questo ha avuto un esito, una conseguenza molto forte, dentro la fase che stiamo vivendo. Ma però ho detto che non dobbiamo, assolutamente, considerare vinta questa sfida. Abbiamo bisogno di procedere sul terreno della gradualità, della prudenza, della massima attenzione, anche alla luce di una presenza che ormai riscontrabile anche nel nostro Paese in modo significativo, di nuove varianti che sono da monitorare con la massima attenzione". Preoccupano i due milioni e mezzo di cittadini over 60 ancora senza copertura vaccinale, per il momento nessun provvedimento restrittivo e all'orizzonte, ha assicurato la Ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, non dobbiamo mollare. I vaccini sono resistenti alla variante Delta e con due dosi assicurano la protezione, ha aggiunto. È fondamentale convincere a vaccinarsi adesso, per avere un autunno tranquillo. Non possiamo permetterci di rivivere l'incubo dello scorso anno, ha poi concluso.