Il Veneto va per la sua strada e di fatto sospende l’obbligo di vaccinazione per l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia per i bambini già iscritti al prossimo anno scolastico. Una moratoria fino al 2019. La Regione, in attesa di conoscere l’esito del ricorso alla Corte costituzionale contro la legge nazionale che impone l’obbligatorietà di dieci vaccini per l’accesso alle iscrizioni, attraverso un decreto, ha predisposto le indicazioni in regime transitorio di applicazione della legge Lorenzin. Una legge che, secondo i tecnici del Veneto, presenterebbe una vistosa incongruenza, espressa in due articoli. In sostanza, non sarebbe chiaro se le misure di restrizione alla frequenza scolastica siano applicabili fin dall’anno 2017-2018 per i bambini iscritti prima dell’entrata in vigore della legge stessa. Il decreto prevede, quindi, che in Veneto potranno iscriversi ai nidi e alle scuole materne anche i bambini con un percorso vaccinale incompleto, pagando però la sanzione prevista. Ci sarà, dunque, tempo fino al 2019 per mettersi in regola e presentare i certificati. “La Regione Veneto è assolutamente favorevole ai vaccini – ha più volte precisato il Governatore Luca Zaia – ma su base volontaria, basata sull’informazione”. “L’obbligatorietà genera dubbi e i numeri ci danno ragione”, spiega l’assessore alla sanità Luca Coletto. In dieci anni, in Veneto la percentuale dei bambini vaccinati su base volontaria ha raggiunto il 92 per cento.