6 e 15 gennaio. Due date fondamentali per l'inizio delle vaccinazioni in Italia. Una simbolica, l'altra operativa. Attorno all'Epifania, infatti, potrebbe scattare in tutta Europa una giornata inaugurale della campagna vaccinale con l'individuazione di testimonial d'eccezione, che riceveranno per primi le dosi. Un'iniziativa dal forte impatto mediatico per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di vaccinarsi. Poi, a distanza di qualche giorno, verso il 15 gennaio si partirà con la campagna di massa vera e propria. La prima ondata di vaccinazioni che riguarderà 1,8 milioni di italiani che saranno, come ormai sanno tutti, il personale sanitario socio-sanitario e operante all'interno dei presidi ospedalieri e il personale, gli ospiti delle residenze per anziani. In Italia gli operatori socio sanitari personali e gli ospiti delle Rsa sono quasi due milioni e tra di loro quanti vorranno farsi vaccinare? Toccherà alle regioni nelle prossime ore inviare alla struttura del commissario Arcuri il numero indicativo di quanti, fra operatori sanitari e ospite nelle Rsa vorranno aderire alle vaccinazioni, anche perché sarà direttamente la Pfizer dopo il via libera dall'Ema a farsi carico del trasporto delle sue dosi dal Belgio all'Italia. Per questo l'azienda farmaceutica vuole sapere in tempi brevi, dove sono dislocati i 300 punti individuati per le somministrazioni e di quante dosi ogni centro ha bisogno. Poi, man mano che arriveranno gli altri vaccini, tra la primavera e l'estate prossima si allargherà la platea di chi potrà essere immunizzato con le somministrazioni che andranno in 1500 gazebo dislocati nelle piazze italiane, contrassegnato da una primula simbolo della campagna di informazione affidata all'architetto Stefano Boeri, perché di rinasce con un fiore.