Ecco un flaconcino del vaccino bivalente contro il Covid. Entro la fine di settembre ne arriveranno 19 milioni di dosi in Italia, Pfizer e Moderna. In Piemonte è cominciata la somministrazione delle prime 336 mila. Qui siamo nell'hub dell'ospedale San Giovanni Bosco di Torino e il dottor Zanchi, responsabile di tutti i centri vaccinali della ASL cittadina, riceve la quarta dose e subito dopo ci spiega le caratteristiche di questo nuovo vaccino. "È un vaccino con la base tecnologica del vaccino precedente nella quale è stato innestato anche la possibilità di coprire la variante Omicron. È molto più contagiosa. È chiaro che sta mutando ma questo vaccino ci aiuta a difenderci maggiormente e quindi siamo già predisposti e coperti anche da questa variante". In questa corposa circolare del Ministero della Salute sono contenute le modalità di somministrazione del bivalente, le proprietà farmacologiche e le categorie a cui è destinato. "È destinato, dalle terze dosi in poi, alla popolazione dai 12 ai 60 anni di pazienti fragili, oltre ai 60 anni, gli operatori sanitari, gli operatori delle RSA e le donne in gravidanza. È necessario aver completato il ciclo primario con la versione precedente del vaccino". Lunedì 12 settembre sono cominciate anche le quarte dosi per gli operatori sanitari, 132 mila solo in Piemonte, e per chi lavora nelle RSA, 27 mila. Dal 19 settembre invece la quarta dose sarà ad accesso diretto per le donne in gravidanza ma le domande dei pazienti in questa giornata sono tutte per il nuovo tipo di vaccino. "Ovviamente chiedono se questo vaccino copre le ultime varianti che sono quelle Omicron. La risposta è sì. Ricordo a tutti che l'altra domanda fondamentale: come fare per vaccinarsi? Ricordo a tutti che è disponibile il sito "Il Piemonte ti vaccina" per dare la pre-adesione ed essere chiamati".