Il metodo mafioso nella gestione dei rifiuti nel traffico internazionale di cocaina, negli appalti irregolari, fa molto rumore nella maxi inchiesta della Ndrangheta della Dda di Firenze il coinvolgimento in qualità indagati di alcuni politici, un Sindaco, un Consigliere Regionale e il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Toscana, Ledo Gori a cui viene contestato il reato di corruzione. Per la procura si sarebbe reso disponibile a soddisfare le richieste del gruppo criminale in cambio di un sostegno politico. Uno dei filoni principali riguarda la concia delle pelli del distretto industriale di Santa Croce sull'Arno tra Firenze e Pisa. I Carabinieri hanno per questo arrestato sei persone ma sono 23 in totale, tra questi alcuni imprenditori. "Questi rifiuti anziché essere legati e conglomerati in laterizi come avrebbe dovuto essere venivano miscelati alla terra o materiali triturati e di risulta e purtroppo venivano anche impiegati come non potevano essere impiegati" Le ceneri presentavano infatti inquinanti tali da non poter essere recuperate in attività edilizie e invece sono finite nel terrapieno di una superstrada e in un canale. Si stanno facendo prelievi per capire quanto i terreni circostanti siano stati deturpati. Il titolare dell'impianto di depurazione, secondo gli inquirenti, sarebbe in stretto contatto con la cosca Gallace e qui sta il collegamento con altre due inchieste che riguardano gli altri business tradizionali della Ndrangheta, il narcotraffico Internazionale e gli appalti.