Si poteva fare di più? Un passaggio autonomo come ha fatto la Germania? La problematica è molto complessa. Noi abbiamo detto più volte che in sede europea non si sarebbe dovuto consentire che qualche azione facesse da sé, contravvenendo agli accordi. Ma oggi il problema più che analizzare quello che è successo, è successo, abbiamo purtroppo dosi non sufficienti. Oggi dobbiamo lavorare per arricchire il pannel, per fare in modo che ci siano tanti altri candidati vaccini e vaccini. Si parla tanto di quello russo, di altri vaccini che ancora non hanno ricevuto l'autorizzazione. BIsogna essere sicuri prima di autorizzarli. Non deve cambiare la nostra decisione. Noi dobbiamo vaccinare il nostro popolo italiano, avendo certezza assoluta che il vaccino sia non solo efficace, e di una efficacia alta, ma anche sicuro. C'è tanta paura di queste varianti che si stanno ormai diffondendo, lei cosa ne pensa. I virus mutano, ci sono state già delle varianti e ce ne saranno tante altre. Allo stato tutte le documentazioni scientifiche sembrano orientare in una non patogenicità maggiore e soprattutto i vaccini attualmente a nostra disposizione coprono le varianti. Ma siccome siamo un istituto anche di ricerca, ho insediato due gruppi di lavoro presso il nostro laboratorio di virologia, il primo che sta studiando le varianti per vedere quante varianti ci sono in giro e soprattutto se queste varianti possono essere coperte dagli attuali vaccini. Dopodiché, come tutti quanti sanno noi potremo rapidamente adeguare il vaccino alla variante sequenziata.