Le scuole devono riaprire, come si deve riaprire ogni segmento della nostra società. Si devono riaprire in sicurezza, ci vuole una grande alleanza di tutto lo Stato, di tutti i segmenti e i pezzi dello Stato e della Pubblica Amministrazione, perché non sarà nulla più come prima. Le regole del distanziamento sociale innanzitutto, il non mettere in aule tanti bambini o tanti giovani sono una necessità. Quindi è indispensabile aumentare il numero delle aule e soprattutto migliorarne la qualità. E la Sanità, cosa deve fare la Sanità? La Sanità, come comincerà a fare la Regione Lazio a fine mese, monitorerà, sottoporrà a screening, tutto il personale docente e non docente, di modo che i genitori possano sentirsi anche più tranquilli nel mandare i loro figli in una scuola dove il personale che accoglie i loro figli dovrà essere un personale assolutamente negativo. Ci sono dei nuovi focolai, anche in Europa si vede una curva e un aumento dei contagi; contagi che aumentano anche in Italia. In questo momento il virus ha, come dire, perso un po' la sua virulenza, perché è meno diffusivo. I focolai sono frutto di errori umani. Tutto è in mano a noi, significa che noi dobbiamo ancora adempiere alle regole; se noi non adempiamo alle regole accadono i focolai. E la Sanità pubblica deve intervenire subito, immediatamente, con efficacia per circoscrivere i focolai e avviare subito un contract-tracing. Noi dobbiamo mettere in sicurezza il Paese e soprattutto dobbiamo dire che questo Paese ne sta uscendo. Dobbiamo dare anche un po' di ottimismo al Paese, ma, attenzione, non ottimismo stupido. Non si devono più vedere quelle scene nei nostri Paesi, nei quali ci sono assembramenti ingiustificati che in questo momento non hanno alcun diritto di cittadinanza.