Alzare il livello di attenzione sul vaiolo delle scimmie: è il messaggio del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. I Paesi dell'Unione dovrebbero aggiornare i loro meccanismi di tracciamento dei contatti, la capacità diagnostica per il virus e rivedere la disponibilità di vaccini contro il vaiolo, antivirali e dispositivi di protezione individuali per gli operatori sanitari. È l'indicazione contenuta in una valutazione rapida del rischio. Il consiglio è quello di concentrarsi sulla tempestiva identificazione e gestione dei casi e poi sul tracciamento dei contatti e sulla segnalazione di nuovi casi di vaiolo delle scimmie. Ma il report non contiene solo queste indicazioni: altre di natura più generiche attinenti, ancora una volta, alla sfera sessuale. Astenersi, si legge, dall'attività sessuale e da uno stretto contatto fisico fino alla guarigione del rash cutaneo, che di fatto è la sentinella. La maggior parte dei casi attuali di vaiolo delle scimmie in Europa si è presentata con sintomi di malattia lievi e per la popolazione più ampia la probabilità di diffusione è molto bassa, secondo la Direttrice del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. Tuttavia, continua, la probabilità di un ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, ad esempio durante un'attività sessuale tra persone con più partner, è considerata alta. Nei giorni scorsi l'insistenza della connessione tra partner sessuali e incidenza del virus ha fatto molto discutere. Intanto si segnalano nuovi casi in Italia tanto che l'OMS avrebbe ipotizzato di elevare il vaiolo delle scimmie a emergenza sanitaria pubblica e internazionale. Ipotesi che vede l'appoggio degli esperti per mettere in campo ogni possibile azione di prevenzione, tracciamento e contenimento.























