Io penso che la vita di tutti, di tutti gli esseri umani possa avere molti paradossi e molti misteri, è comune. Ci sono molte cose che si mostrano e altrettante che le persone non vogliono svelare. È quello che si chiama il giardino segreto. È vero che per me la provincia è molto importante, perché i personaggi spesso si conoscono tutti. In provincia si conosce il proprio vicino, si cresce sugli stessi marciapiedi, per le stesse vie. Conoscevamo il nonno del nostro amico d'infanzia e questo mi piace, è molto romanzesco. Il mio primo libro ha solo 10 anni, quindi questo vuol dire che quando è uscito avevo 48 anni. La popolarità non mi ha esposto a rischi, non sono cambiata. Il solo rischio che corro sempre è quello di deludere i miei lettori, perché tutte le volte che scrivo un nuovo romanzo cerco di andare un po' oltre, e fare qualcosa di diverso perché scoprano altre parti di me. So già di cosa parlerà il prossimo libro. Sarà un po' come Tatà. Dovrò arrivare alla fine della scrittura per decidere se avrò il desiderio di farlo pubblicare. Ho bisogno di scoprire, man mano che scrivo, il mio universo e scegliere se andare fino in fondo, ma ho già tutto nella testa.