Impugnata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere di fronte al Tribunale del Riesame. Secondo le due avvocate l’impianto accusatorio con cui la Procura ha ottenuto dal gip la misura avrebbe delle falle. In particolare, ritengono che la telefonata fatta da Fandaj al 112, nella quale diceva "di aver fatto una brutta cosa" e di volersi costituire, non era in realtà di una confessione.























