Variante Delta, impennata di contagi in Europa
La variante Delta ridisegna la geografia del Covid e anche delle vacanze, in Europa. In Spagna e Portogallo l'incidenza dei nuovi casi è pari a 10-15 volte quella italiana. I contagi sono triplicati nella fascia dei giovanissimi, tra i 12 e i 29 anni e per questo si cerca di bloccare all'origine le situazioni che possono rappresentare potenziali focolai. Come sta tentando di fare il Portogallo, che ha reintrodotto il coprifuoco notturno e nei ristoranti di alcune città, impone l'obbligo di Green Pass o il tampone negativo, così come in Catalonia sarà necessario esibire un certificato vaccinale, per poter accedere a qualunque evento all'aperto, che coinvolga più di 500 persone. Chiuse le discoteche nei fine settimana. La Germania ha inserito i Paesi iberici tra le aree a rischio Covid. La Francia ne sconsiglia i viaggi. L'Italia con la circolare del Ministero della Salute, la colora di rosso nella mappa dei contagi europei. In UK i contagi sono ricominciati a salire a inizio maggio, per poi impennarsi nelle ultime settimane, arrivando a superare quota 30 mila, ma l'aumento dei casi non corrisponde, fortunatamente, a un aumento dei ricoveri e decessi. Nell'ultima settimana si è registrato un tasso di ospedalizzazione del 3,7% e una letalità dello 0,3%. Gli scienziati lanciano un appello al Primo Ministro Boris Johnson, perché faccia un passo indietro sulle riaperture previste per il prossimo 19 di luglio. Da mercoledì a Malta, potrà entrare solo chi è vaccinato, decisione presa dopo che sull'isola si sono registrati diversi focolai. Qui sono bloccati anche 70 studenti italiani. Comincia a preoccupare anche la Grecia, compresa la situazione in alcune delle isole più frequentate, come le Cicladi, Creta e Rodi. In Russia nelle ultime 24 ore sono stati accertati 752 decessi da Covid, il massimo in un solo giorno dall'inizio della pandemia. La variante Delta corre in Europa e secondo l'OMS, il ceppo indiano sarà responsabile del 90% delle nuove infezioni da Coronavirus entro la fine di agosto. Intanto però arriva l'annuncio positivo della von der Leyen: ci sono dosi sufficienti per immunizzare a luglio almeno il 70% degli adulti in Europa.
