I premi e i riconoscimenti non lo hanno cambiato. “Io sono rimasto sempre lo stesso, sono ancora quello e la vita spericolata è sempre il mio modo di vivere, vivo sempre al limite. Sono contento che questo riconoscimento mi sia stato dato dalla città nella quale vivo perché è una conferma che tutto quello che ho fatto è stato importante. Queste sono cose che contano”. Vasco Rossi riceve da Virginio Merola, sindaco di Bologna, il Nettuno d'oro per avere onorato con la propria attività professionale e pubblica la città. “Lo dedico a mio padre che non ha fatto in tempo a vedere nulla della mia carriera. Sarebbe molto orgoglioso”. E ricorda il suo primo concerto: 26 maggio 1979, in piazza Maggiore. “Pensavo che mi avrebbero lanciato lattine, invece è iniziato tutto”. E in quella piazza, svuotata, di sera, dalle misure anti-Covid, ha da poco girato il video della nuova canzone. Uscirà il primo gennaio. “Volevo che il prossimo anno iniziasse proprio dal primo gennaio con la prima canzone nuova del nuovo album che poi uscirà più avanti. Si chiama 'Una canzone d'amore buttata via'. Dato che io non ho mai sentito dire che sia stata buttata via una canzone d'amore, vediamo se questa volta invece verrà buttata via o no”. E' seduto nel posto del Primo cittadino, nella Sala consiliare, ma dalla politica si tiene lontano. “Non sono candido quindi non mi posso candidare”. Il 2020 ha lasciato il segno. “Questo Covid, queste situazioni che poi viviamo tutti, mi ha all'inizio parecchio messo in crisi”. Resistere, ecco il modo per superare le difficoltà. “Io tengo duro, non è che sto bene. Voglio vedere come va a finire. Sono certo che comunque il prossimo anno sarà l'anno della rinascita, dico io, ma in realtà è chiaro che ci vorrà un po' di tempo, però in pratica usciremo da questo maledetto tunnel”.