Sarà il primo cardinale ad andare a processo davanti al Tribunale di Stato Vaticano. Angelo Becciu, 72 anni, ex prefetto dimissionario della Congregazione per le Cause dei Santi e dal 2011 al 2018 sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato. É stato rinviato a giudizio insieme con altri nove tra prelati, finanzieri, funzionari vaticani e quattro società, nell'ambito dell'inchiesta scandalo sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato, a cominciare dalla vicenda del palazzo londinese di Sloane Avenue. Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero sperperato fondi destinati dal Papa ad attività di carità. Il processo inizierà il prossimo 27 luglio. Le accuse mosse dal Presidente del Tribunale Vaticano, che ha disposto la citazione a giudizio, ovvero il processo per gli imputati, sono a vario titolo di peculato, abuso d'ufficio, subordinazione di teste e poi ancora truffa ed estorsione. In un comunicato diffuso dalla Santa Sede si parla di una vasta rete di relazioni, con operatori dei mercati finanziari, che hanno generato consistenti perdite per le finanze vaticane, avendo attinto anche alle risorse destinate alle opere di carità personale del Santo Padre. Perdite che sarebbero legate a investimenti immobiliari, a quel sistema predatorio e lucrativo, come lo definiscono i magistrati, che avrebbe portato anche a quei pagamenti fatti dalla Segreteria di Stato a Cecilia Marogna, super-consulente vaticana, su indicazione di Becciu, per un valore di 570 mila euro. Soldi che sarebbero stati usati per effettuare acquisti non compatibili con l'oggetto sociale della stessa società. A Becciu viene poi contestato di aver finanziato con fondi della Conferenza Episcopale Italiana la cooperativa del fratello. "Sono vittima di una macchinazione ordita ai miei danni. Dimostrerò al mondo la mia assoluta innocenza", scrive in una nota il cardinale. Nel processo, a cui si è arrivati grazie anche alle indicazioni e alle riforme volute da Papa Francesco nell'opera di trasparenza e risanamento delle finanze vaticane, la Segreteria di Stato della Santa Sede si costituirà parte civile.