L'indagine aperta dalla Procura di Venezia per omicidio colposo ha convinto i magistrati a iscrivere una persona sul registro degli indagati: è lo skipper che era alla guida del catamarano dal quale Anna Chiti, 17 anni, studentessa, è caduta sabato scorso. L'uomo dovrà rispondere anche di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Da quanto emerso, infatti, la ragazza non aveva un regolare contratto di lavoro. Si trovava a bordo del catamarano come interprete ed era al suo primo giorno di prova. Non era una marinaia, come ha dichiarato suo padre, ma era stata chiamata per la sua conoscenza dell'inglese, utile per accompagnare gli ospiti stranieri a bordo. Occorrerà adesso capire cosa sia esattamente successo. Da quanto finora ricostruito Anna è morta trascinata giù nell'acqua da una cima d'ormeggio che si è impigliata all'elica. Ci sarebbe un video che mostrerebbe la ragazza prendere in mano la corda, forse per aiutare il comandante a ormeggiare e poi cadere in acqua. Non è chiaro se sia scivolata a causa del forte vento che in quel momento stava soffiando. Avrebbe cercato di risalire, ma la cima non solo si è agganciata ad una delle eliche del catamarano ma le si è attorcigliata attorno ad un braccio. Sul corpo è stata disposta l'autopsia per accertare le cause e la dinamica del decesso. .