Un premio letterario non è una competizione, non è una partita di calcio. Non lo perdi. Lo puoi vincere, ma se non vinci non ti tolgono nulla. Almeno così la vedo io. E così la vede Borges. Quando dicevano, ma lei non vince mai il premio Nobel, e lui diceva, "il Nobel c'ha di buono, che toglie nulla a chi non lo vince". Il giro, per quanto un po' faticoso e nella fattispecie, per via dell'emergenza Covid, accorciato, però in giro insieme agli altri cinque ha cementato un'amicizia, un clima, che svelenisce molto, rasserena molto. Infatti, è stato un'edizione quasi priva di polemiche che sono invece un po' il difetto di questo premio. Vincere il premio Strega con dimensioni ancora piuttosto contenute rispetto ai grandi gruppi editoriali, è quella veramente la cosa eccezionale e per quella cosa eccezionale, io sono particolarmente fiero.