Solpire è un po' come andare per monti, è un viaggio che ti porta fuori, ma in realtà ti porta a scavare dentro nell'animo. I volti che Marco Rolando tira fuori dal pino cembro sono spigolosi aspri come la natura che lo circonda. Scrittore, scultore e maestro di sci, con legno e parole racconta asciutto la bellezza di Ceresole Reale, del suo lago artificiale, frutto della diga costruita con sangue e sudore negli Anni 20. La volle il fascismo, e il paese che sorgeva dove ora l'acqua è blu e verde, fu smontato e ricostruito 200 metri più a monte. Siamo nel cuore del Parco nazionale del Gran Paradiso, il più antico d'Italia. Qui siamo a 1600 metri di quota, non altissimi, ma d'inverno si superano anche i 20 gradi sotto zero. Il lago ghiaccia e tutt'intorno si forma una bella pista per lo sci di fondo. D'estate invece le temperature fresche e questi scorci da cartolina attirano 20 mila turisti al giorno. E quest'anno c'è un motivo in più per venire qui. Noi non abbiamo avuto contagi. Quindi abbiamo quest'anno attratto molto turismo, molto più anche degli anni scorsi, un turismo di prossimità, perché è una location incantevole anche vicino alla città di Torino. Contagi zero, quindi? Sì, noi contagi zero. Siamo stati bravi, siamo stati attenti. Un turismo sostenibile, con la passeggiata intorno al lago, un anello di sette chilometri e mezzo interamente pedonale e immerso nella natura, oppure con gli sport acquatici, dalla canoa al windsurf. Acqua fredda? Sì, sui 12-15 gradi all'incirca. Qualche grado in più fuori dall'acqua, il giusto per far dimenticare l'afa delle città. Io sono di Imperia, è al mare, viva il mare, quindi, cambio un po' aria, un po' di fresco diciamo. Poi qua è un bel posto, veramente bello, rilassante. Scendendo in città si rimpiange questo fresco. Sì, quando arrivi dici "facesse un po' più caldo" però poi, quando si ritorna giù, si starebbe volentieri qua sopra al fresco, soprattutto la sera.