È stata chiamata “Università bandita” e il nome dell'operazione della Digos di Catania, coordinata dalla Procura etnea, dice già tutto. 40 docenti indagati di 14 atenei italiani e 9 professori dell'università catanese con posizioni di rilievo e il rettore, Francesco Basile, sospesi con procedimento d'interdizione dai pubblici uffici. I reati ipotizzati sono quelli di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d'asta in relazione a 27 concorsi truccati che riguardano, in particolare, l'assegnazione di 17 posti per professore ordinario, 4 per professore associato e 6 per ricercatore. Le indagini hanno svelato l'esistenza di un vero e proprio codice di comportamento sommerso secondo il quale gli esiti dei concorsi dovevano essere predeterminati dei docenti interessati, mentre nessuno spazio doveva essere lasciato a selezioni meritocratiche. Intanto sono decine le perquisizioni scattate anche nei confronti di ulteriori indagati.