Scarcerato per decorrenza dei termini. Torna in libertà Graziano Mesina, l'ex Primula rossa del banditismo sardo in carcere a Nuoro dal 2013 e condannato, dopo un dibattimento in primo e secondo grado, a 30 anni di reclusione per traffico internazionale di droga. Libero perché le motivazioni della sentenza d'appello di Cagliari dello scorso anno non sono mai state depositate, circostanza che ha portato al decadimento della misura cautelare. Mesina era ritenuto il capo dell'Anonima Sequestri sarda. Il suo nome è legato a filo doppio al rapimento nel 1992 di Faruk Kassam, vicenda nella quale intervenne da mediatore per la liberazione. Per il resto, una carriera criminale quella di Grazianeddu, iniziata a 14 anni con un arresto per porto abusivo di pistola e proseguita tra manette, evasioni e grazie poi revocate. Un alto profilo criminale insomma. Anche per questo sorprende quello che è successo: un bandito che ha passato oltre 40 dei suoi 77 anni dietro le sbarre e che viene condannato ad altri 30 anni, era in carcere dopo una sentenza di secondo grado ancora e solo grazie a un semplice provvedimento di custodia cautelare.