Ogni azione dell'essere umano ha un impatto sul pianeta e allora Worldrise Onlus e l’artista Federico Massa in arte Iena Cruz, hanno deciso di agire in difesa della terra e portare il mare nella città di Milano. Come? Con un muro, sì, un muro. L'opera è chiamata “Andropoceano”. All’interno dell’opera si vede una grande Torre di petrolio che crea e delimita una grossa bottiglia di plastica che imbottiglia l'ambiente circostante. Per realizzare quest'opera ho utilizzato una tecnologia innovativa, una nanotecnologia, una pittura speciale in grado di assorbire l'inquinamento e lavora con il concetto della fotosintesi clorofilliana, ovvero con la luce naturale e artificiale è in grado di catturare le polveri sottili, trasformandosi, di notte, in sali inerti non più nocivi per l’ambiente. L’opera è la risposta della campagna “Candida il tuo muro”, promossa da Worldrise Onlus che si occupa di conservazione e valorizzazione dell'ambiente marino. L'associazione ha chiesto ai cittadini milanesi di candidare il muro del proprio palazzo per ospitare l'opera di Federico Massa. Tra le tante candidature ricevute è stato scelto l'edificio di via Giovanni Viotti 13, ben visibile anche dei tanti passeggeri in transito dalla stazione di Lambrate. La realizzazione di questo murales si inserisce nel progetto “No Plastic More Fun” è il progetto ideato da Worldrise con il sostegno della Ocean Family Foundation e la collaborazione di North Sails, che ha creato, a Milano, il primo network al mondo di locali notturni che hanno deciso di non servire plastiche monouso. Con questo progetto di Worldrise abbiamo voluto portare il mare in città. Abbiamo scelto di farlo attraverso La “street art”, come mezzo fondamentale per rivolgersi al contesto urbano, ma soprattutto alle nuove generazioni.