Neppure sui nomi c'è ancora certezza: Rexal e Stella Ford, lui è accusato dell'omicidio della piccola ritrovata a Villa Pamphilj, lei rinvenuta cadavere poco lontano, coperta da un telo di plastica, morta circa cinque giorni prima. Il nome dell'indagato non esisterebbe nell'anagrafe in USA, ma è riportato sul passaporto, ci sarebbe inoltre un omonimo negli Stati Uniti, un professionista del cinema, come dichiarava di essere il sospettato. La donna si faceva chiamare Stella, secondo quanto riferito da alcuni testimoni che avrebbero incontrato la presunta coppia. Sarà l'esame del DNA a stabilire se la bimba ritrovata morta nel parco romano sia effettivamente la figlia di Ford. Sull'identità della donna nessuna conferma, se non quella che è lei la madre della piccola. Ford starebbe parlando con gli investigatori in Grecia, ammettendo alcune circostanze. È stata richiesta l'estradizione in Italia, ci vorranno almeno 20 giorni con il consenso dei giudici greci. Una testimone avrebbe riferito di averlo incontrato a Roma, lui le avrebbe raccontato di essere un regista in cerca di location per girare un documentario, per cui avrebbe realmente contattato una casa di produzione. Avrebbe trascorso del tempo con la donna poco prima di fuggire in Grecia, dove l'avrebbe anche invitata, lei non gli ha creduto non trovando riscontri online. Secondo un'altra testimonianza, la coppia ha vissuto a Malta dove gestiva delle proprietà in affitto. Lui si raccontava come artista nel mondo del cinema, lei genio dell'informatica. Ma per ora le certezze sono solo alcune foto scattate a Roma, come quelle inviate alla trasmissione "Chi l'ha visto": Ford fermato dalla polizia con in braccio la piccola in lacrime. Più volte intercettato dalle forze dell'ordine nei giorni precedenti al delitto, ubriaco e sporco di sangue.