Il Gallo Nero è uno solo, canta più forte ora che il Tribunale Europeo ha ribadito la tutela del marchio figurativo, la sua esclusiva appartenenza al consorzio del Chianti Classico. Ma ci sono altre ragioni per festeggiare, lasciando ad altre tipologie i brindisi. I primi tre mesi del 2021 fanno segnare un + 10% rispetto al 2020 per tutti i vini toscani. Per quanto riguarda il Chianti classico, il balzo è del 22%, dato dalle esportazioni. "Il lockdown ha mandato in crisi tanti comparti, non quello del vino. Secondo lei perché?" . "Perchè, forse, non si è voluto rinunciare al piacere che un bicchiere di buon vino può dare. La domanda arriva da quei Paesi che sono un po' più avanti nella campagna di vaccinazione. Penso soprattutto al Nord America, lo stesso è avvenuto nel Regno Unito, è questo fenomeno è in atto anche ormai da alcuni mesi in tutti i mercati asiatici". Ma la vera sorpresa è il mercato interno, e questo risultato con i ristoranti chiusi, chi se lo aspettava? "Qui cosa ha funzionato in modo particolare?". "Oltre ad un aumento delle vendite di vino Chianti classico nel canale della grande distribuzione, c'è stato un vero e proprio boom delle vendite online, e soprattutto la fascia dei consumatori più giovani, i millennial rappresentano una grande novità".