"Nel recente dossier Transcrime sulle gang di minorenni si dice che la pandemia ha avuto un forte impatto sulla quotidianità dei giovani. Molti esperti però oggi dicono che non soltanto l'isolamento, che ha costretto tutti quanti durante la pandemia ha un impatto su quello che sta succedendo oggi, ma c'è anche un tema legato alla crisi economica in atto. Dal vostro punto di vista, qual è l'analisi che più si può fare?" "Noi come organi di Polizia facciamo un'analisi tecnica. Lo studio a cui lei fa riferimento, questo di Transcrime, il dato che restituisce questo studio: intanto una prevalenza di giovani italiani, e un po' una situazione sicuramente in molti casi, e questo ce lo restituisce come dato il Dipartimento per la Giustizia Giovanile, di situazioni di disagio famigliare, ma anche tante situazioni in cui non c'è il disagio famigliare. Ma è evidente che è un fenomeno che si presenta molto variegato e dove la connotazione è la volatilità soprattutto nella maggioranza di questi casi. Fenomeni che nascono in aggregazioni spontanee e che hanno quindi alla base una estrema volatilità e disorganizzazione di base. Che forse le rende, paradossalmente, ancora più pericolose, perché molte di queste condotte finiscono per essere estemporanee e imprevedibili." "Dunque quali devono essere i soggetti da coinvolgere per collaborare insieme con la Polizia a quella che è la cultura della legalità?" "La fotografia della criminalità minorile riguarda vari mondi. Riguarda l'Agenzia famiglia, riguarda l'Agenzia società, riguarda l'Agenzia scuola. A quelli che sono il mondo dei riferimenti dei più giovani. L'attività di polizia costituisce il momento in cui qualcosa non ha funzionato nella società. La Polizia interviene, la magistratura intervengono sulla patologia di un fenomeno. E quindi io credo che i principali interpreti di questa analisi, debbano essere le agenzie a cui è deputata l'educazione, la formazione di queste giovani generazioni per comprendere, come e cosa si possa fare di meglio. Noi facciamo la nostra parte, come forze di Polizia, ma è evidente che chi ha in carico la formazione e l'educazione dei più giovani, sono e devono essere i principali interpreti di questa educazione alle legalità.".