A breve ci sarà l'ispezione straordinaria nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, teatro di violenze sui detenuti con 52 misure cautelari e oltre 100 indagati. I garanti dei detenuti della Campania, chiedono di incontrare il capo del DAP. Inoltre, dopo aver denunciato la presenza di detenuti e agenti accusati nello stesso carcere, si è dato il via a trasferimenti di carcerati, a volte anche molto lontano. "Loro a livello superficiale, io credo al nazionale, non sono intervenuti, stanno intervenendo in questi giorni, anche con dei trasferimenti. Noi ci auguriamo che possano ritornare, queste persone nella nostra Regione, perché altrimenti accanto al danno, c'è la beffa". Quei video delle violenze, pubblicati su Il Domani, dice il garante campano Samuele Ciambriello, sono solo una parte. Ce ne sono di più violenti, in mano al PM, come confermano i racconti di chi ha subito le percosse. "Non perché ho visto i video Dottoressa, ma perché ho sentito scene raccapriccianti, dai 16 detenuti, che ho ascoltato. Perché diciamo, il clima che ci hanno raccontato, successivamente anche alcuni non denuncianti, ci hanno raccontato dove sono successe le cose. In questi video, vediamo solo qualche area della socialità e una scalinata. In quel reparto Nilo erano presenti, quel giorno, 292 detenuti". In questa occasione, i garanti campani chiedono chiarezza, anche su quanto sta accadendo in altre carceri, come Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, spiega Emanuela Belcuore, nel quale ci sarebbero violenze, secondo la denuncia della garante casertana. Sulla questione interviene anche Mauro Palma, garante nazionale dei detenuti, che a Sky Tg24 smentisce legami tra anarchici che avrebbero piazzato uno striscione di minacce alla Penitenziaria a Roma e criminalità organizzata, al contempo avverte, sull'attenzione nelle carceri.