Tutti sospesi i 52 agenti indagati per Il pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere del 6 aprile 2020. L'orribile mattanza, come l'ha definita il GIP. Il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha definito un tradimento della Costituzione quanto accaduto e chiesto approfondimenti sull'intera catena di responsabilità. Il DAP starebbe valutando ulteriori provvedimenti per altri poliziotti, non destinatari delle misure cautelari. Il tutto mentre dagli Atti, oltre al video con le botte e le umiliazioni, spunta anche un altro filmato che documenta le violenze su un ragazzo, detenuto straniero, malato morto 28 giorni dopo quegli episodi. Condanna espressa da diversi partiti politici. Al Ministro Cartabia risponde Il Questore della Camera e Deputato campano di Fratelli d'Italia, Edmondo Cirielli: un oltraggio sono le condizioni in cui sono costretti a vivere detenuti e a lavorare poliziotti penitenziari nelle carceri italiane e aggiunge gli imputati, fino al terzo grado di giudizio, secondo la nostra Costituzione, sono innocenti. Per il Segretario del PD, Enrico Letta, le immagini dei pestaggi sono intollerabili e soprattutto gravissime, in quanto ascrivibili a chi deve servire lo Stato con lealtà e onore. Chi sbaglia paga, ma non si possono coinvolgere tutti gli agenti di polizia penitenziaria, dice Matteo Salvini, che arriva al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Intanto sono iniziati i primi interrogatori. Molti dei 52 si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L'Ispettore Mezzarano invece, ritenuto il co-organizzatore ed esecutore, ha voluto rilasciare una dichiarazione spontanea per dire di aver eseguito gli ordini dei superiori. Erano tutti drogati, dice un ex detenuto, ricordo anche la Direttrice che picchiava con il manganello. Chiede i danni e dice: ci hanno massacrato, hanno ammazzato un ragazzo. Volevano farci perdere la dignità, ma l'abbiamo mantenuta.