Martiri di questo tempo, eroi in camice bianco, spesso disarmati, a mani nude, caduti nella trincea del nuovo coronavirus. Le statistiche incalzano come in una guerra con i suoi tragici bollettini quotidiani. Sale ancora il numero dei medici morti nelle ultime settimane, stroncati dall'epidemia mentre tentavano di strappare qualcuno dalle fauci del Covid-19. E' la Federazione nazionale degli Ordini dei medici ad aggiornare in tempo reale l'elenco dei decessi, del quale entrano a far parte in queste ore altri quattro dottori: Enrico Boggio, dentista di Gallarate; Eugenio Malachia Brianza, 63enne di Lozza, nel Varesotto, in servizio al Sert; Patrizia Longo, 62 anni, primo medico di famiglia ucciso dal coronavirus a Voghera; ed Elisabetta Mangiarini, specializzata in medicina generale. L'interminabile lista stilata dalla Federazione comprende medici in attività e in pensione, ma anche chi, già pensionato, era stato richiamato in servizio per far fronte all'emergenza senza risparmiarsi. Persone come noi, con famiglia e figli a casa, con la stessa paura ed una consapevolezza ancora maggiore, messe da parte in nome di un giuramento impossibile da tradire perché se sei medico lo sarai per sempre. Ne stiamo avendo la prova tutti i giorni.