Il calendario delle lezioni fermo a febbraio, i corridoi vuoti, le aule deserte, al centro di riabilitazione della Fondazione Danelli a Lodi è tutto immobile come per un incantesimo, se poi chiudi gli occhi e fai un piccolo sforzo, fai presto di immaginare tanti bambini che danno vita a tutto ciò, quasi restituendo il favore della magia che le operatrici del centro sono capaci di fare su di loro, in questo posto, ogni giorno, in tempi normali ci sono fino a 180 bambini con diverse disabilità, 60 sono bimbi autistici, la maggior parte tra i due e i 6 anni e ora sono costretti a casa come tutti, ma per loro non era possibile dire ci vediamo quando tutto sarà finito, ci racconta Stefania, la mamma di Gregorio. Si sono trovati dalla sera alla mattina con un punto fermo, perso e per un bambino con una disabilità è importantissimo. Ecco perché si parla di bisogni educativi individuali. Per fortuna o forse meglio per tanta buona volontà, le operatrici si sono attrezzate ed ecco la soluzione. La tele-riabilitazione a distanza. Ciao Greggy, ciao! Hai visto che ho voluto chiamarti per salutarti anche oggi? Come stai? Tutto bene. Bene. Sai cosa ho trovato? Guarda un pò, te lo ricordi? Si. Quanto è stato complicato anche per voi ri-immaginarvi un sistema nuovo di comunicazione con i bambini? E' stato complicato all'inizio perché eravamo abituati ad un modo di relazionarci e di stare con loro che si basava molto anche sul contatto fisico, sulla presenza, però diciamo che non è stato così complicato poi, perché con il metodo scientifico che utilizziamo che è la metodologia Aba siamo riusciti a replicare, comunque anche da remoto, quindi da casa, tantissimi programmi, tantissimi esercizi che prima facevamo in presenza. Intercettare bisogni sempre nuovi, prima che avessero una risposta nel sistema del welfare regionale. Questo lo spirito che nel 2006 portò alla nascita del centro e anche questa volta c'era un bisogno nuovo. Importantissimo anche avere gli strumenti per poter operare, in regione Lombardia ci sono dei progetti sperimentali che si chiamano 32 39 e che ci hanno dato questa possibilità, così come ci sono delle sperimentazioni nei centri diurni. Io spero davvero che regione colga l'occasione per rinforzare anche a livello economico, a livello legislativo queste sperimentazioni così importanti per i bambini con fragilità.