Continua il lavoro contro il Covid-19. La cura manca, ma quello che si sta cercando di fare, tra le altre cose, è bloccare l'enorme risposta infiammatoria che talvolta porta allo sviluppo della polmonite. Guardate queste due Tac, il colore bianco indica l'infiammazione dei polmoni che diminuisce dopo il trattamento con le Eculizumab, un farmaco simile al Tocilizumab, che viene già usato, ma con un meccanismo di azione, un po' diverso, interviene a monte e non nella parte finale dell'infiammazione. Come il Tocilizumab, questo è un farmaco per alcune malattie rare e viene usato off label, cioè per uno scopo diverso, e anche in questo caso viene ceduto gratuitamente dalla casa farmaceutica. Questo nuovo approccio terapeutico è stato sperimentato per la prima volta su ben 23 pazienti, il numero più alto al mondo, in 4 ospedali della Provincia di Napoli: Pozzuoli, Ischia, Frattamaggiore e Giugliano, in collaborazione con un centro di ricerca farmaceutico di Boston. Mi sono messo in contatto con la sede italiana della casa farmaceutica che ha contribuito, gratuitamente, a darci la disponibilità del farmaco. Lo stiamo utilizzando in tutte le terapie intensive e i Pronti Soccorso e subintensive della nostra ASL, ecco perché anche il numero di pazienti è significativo. C'è un miglioramento della sintomatologia molto rapido, a questo, dopo 48-72 ore, si affianca un miglioramento del quadro respiratorio ed anche del quadro biochimico. È meglio cominciarlo prima, prima di avere pazienti molto gravi, con insufficienza respiratoria critica. Non abbiamo avuto né tossicità funzionale d'organo, epatica, né renale, né di altro genere. È assolutamente ben tollerato. Saranno pubblicati a breve, su una rivista scientifica internazionale, i primi risultati dello studio su 4 pazienti che vi mostriamo in questo servizio e che saranno poi integrati con altri casi. Anche negli Stati Uniti stanno per partire ricerche simili. Siamo arrivati a trattare 23 pazienti, stiamo analizzando i dati, quindi, speriamo di poter avere ancora risultati incoraggianti, li pubblicheremo. Tutto il mondo si sta muovendo al massimo per poter contribuire a trovare una formula e una soluzione terapeutica adeguata, noi diamo questo contributo che ci è sembrato significativo, aspettiamo di verificare ulteriori farmaci.