Il prezzo delle mascherine, 50 centesimi più IVA, non cambierà. Potrebbero allargarsi, invece, i punti vendita in cui poterli acquistare. Ai tabaccai, dove sarà possibile trovarle in confezioni da 20, proprio come le sigarette, potrebbero aggiungersi cartoleria e ferramenta. Con i supermercati che annunciano nuovi arrivi, già 19 milioni di dispositivi venduti. E così dopo lo scontro tra il commissario per l'emergenza, le categorie dei distributori di prodotti medici e i farmacisti sulla carenza di mascherine, si aprono nuovi scenari per superare lo stallo. È stato lo stesso commissario straordinario Arcuri ad annunciarlo nella consueta conferenza stampa settimanale. “L'accordo con i tabaccai tabaccai – ha aggiunto Arcuri - potrebbe essere perfezionato nelle prossime settimane.” Nel frattempo per la commercializzazione delle mascherine si fanno avanti anche cartoleria e ferramenta. Intanto il dialogo tra il commissario per l'emergenza e Federfarma, dopo una prima riunione di ieri proseguirà anche oggi. Al tavolo anche le associazioni nazionali di distributori di dispositivi medici. Il confronto, ancora una volta, riguarderà la trattativa sulle mascherine a 50 centesimi più IVA, introvabili in questi giorni nelle farmacie, non approvvigionati dai distributori, che a loro volta lamentano grandi difficoltà nel reperirle su mercato a buon prezzo. Da agosto avremmo una produzione nostra di 30 milioni di mascherine e questo ci renderà autonomi, ha intanto precisato il Ministro della Salute, Speranza. “Se dovessero mancare dalle aziende italiane siamo disponibili a reperirle nel mondo”, ha aggiunto il Ministro degli Esteri Di Maio. Lo sviluppo della fase due con nuove aperture in diverse Regioni, si avvicina. È la mascherina, tra i presidi fondamentali della ripartenza, non potrà più mancare.