Soffrono un po' di più le città d'arte, rispetto alle località di mare in questo avvio di stagione turistica segnato dall'emergenza Covid. Eppure timidi segnali arrivano. Siamo a Napoli, più precisamente nel cuore della città, il Rione Sanità, la Napoli milionaria, rinata anche grazie al recupero e valorizzazione delle catacombe di San Gennaro, ad opera della cooperativa La Paranza. Giovani del luogo che hanno vinto una sfida culturale e sociale. Il 2019 delle catacombe si era chiuso con 160000 visitatori. I visitatori sono stati per noi una gioia. I primi visitatori sono stati quasi abbracciati, infatti, i nostri tre giorni di apertura sono stati tre giorni di apertura gratuita. Quindi a significare che le catacombe di San Gennaro e la cooperativa La Paranza era contenta di accogliere di nuovo i visitatori e di far di nuovo tornare le persone in un sito che ora è diventato tra i siti più importanti di Napoli. Distanziamento, mascherine, segnaletica ad hoc e gruppi molto più ristretti, ma spuntano i primi turisti. Non solo italiani, ma anche stranieri. La Campania, al netto di alcuni focolai isolati, è una Regione con un basso numero di contagi. L'idea è stata di mia moglie, ha detto approfittiamo in questo periodo e andiamo a Napoli perché è una città che bisogna visitare, dato che il turismo, diciamo, ne sta soffrendo, troveremo la città meno affollata, avremo il vantaggio di poter visitare tranquillamente tutte le novità, tutte le bellezze della città. È sempre bello visitare l'Italia, ma tanti amici quando abbiamo deciso di venire qui, ho tanti amici in Francia che hanno detto che in Italia c'è ancora il problema del Coronavirus. La Francia ha sempre paura. Paura di tutto. Dunque noi siamo un po' degli avventurieri per i francesi, ma per noi non c'è problema. Per adesso tutto va bene.