Il parametro da tenere sotto controllo nelle prossime settimane è quello delle ospedalizzazioni: il semaforo che consentirà all'Italia di procedere o bloccarsi di nuovo. Gli studi e i trial clinici ci dicono, sin dall'inizio delle sperimentazioni, che la copertura del vaccino evita ricovero e morte nel 90/95% dei casi. E cominciano a dimostrarcelo anche i primi dati a disposizione. Secondo gli ultimi dell'Istituto Superiore di Sanità, che si riferiscono alle due settimane tra il 21 giugno e il 4 luglio, tra gli over 60 che hanno completato il ciclo, solo uno ogni 120 mila è stato ricoverato, mentre tra i non vaccinati la proporzione è dieci volte superiore, uno ogni 12 mila. È anche peggio per le terapie intensive. Considerando lo stesso periodo, sopra i 60 anni, una persona vaccinata su 2,2 milioni si è ammalata gravemente, tanto da necessitare il ricovero nei reparti più delicati, è successo a uno ogni 75 mila tra i non vaccinati, trenta volte in più. Insomma i non vaccinati hanno decine di possibilità in più di finire in ospedale e anche di morire rispetto a chi ha ricevuto la doppia dose. Numeri che si traducono in rassicurazioni per l'efficacia ma anche appelli per convincere, chi ancora non lo è, a proteggere se stesso e gli altri. Ed è proprio sull'obbligo di vaccinazione che continua la polemica politica e anche sociale perché, come da sempre è chiaro, se è vero che per un giovane è più difficile finire col Covid sul letto d'ospedale e la letalità è molto più bassa, è altrettanto vero che sono gli stessi nipoti e figli ad essere potenzialmente pericolosi per i loro nonni e genitori. In Italia si discute sull'obbligo della doppia dose, prima della campanella di settembre, per salvare la scuola. Ad oggi oltre il 73%, tra i 12 e i 19 anni, non è coperto e non lo è la metà dei ragazzi tra i 20 e i 29 anni ma d'altra parte manca da convincere anche il 30% degli over 60, sono 2,3 milioni e molti di loro non hanno alcuna intenzione di cedere. Di fronte ad un aumento del contagio sarebbe la categoria più sensibile all'ospedalizzazione e con reparti saturi scatterebbe immediatamente il semaforo rosso.